martedì 30 agosto 2011

Arrivederci estate!



No, non ditemelo, non voglio sentirlo: l'estate sta finendo!!!!!!!!!!! lo cantavano i Righeira qualcosa come cento anni fa, ma quella sensazione di leggero disgusto è ancora attualissima. Lo so, è stata una strana estate, prima il freddo e la pioggia, poi ondate di caldo devastanti, l'ultima ce la siamo appena lasciati alle spalle con un enorme senso di sollievo. Ma la sensazione generale, e non so se siete d'accordo, è che sia durata veramente troppo poco, forse è per questo che quando se ne va ci resta dentro un'enorme tristezza. Che ci posso fare? a me l'autunno proprio non piace, gli alberi che si spogliano, le foglie secche e ingiallite che scricchiolano sotto i piedi, il sole che ci abbandona alle 16.30, tutto che se ne va in letargo, vuoi mettere con la primavera? quando il mondo si riempie di mille colori e profumi e sai che stai per tirare fuori i vestiti leggeri? dai, non posso credere che davvero ci sia chi non  vede l'ora di rimettersi un maglione, seppellirsi sotto tonnellate di coperte e passare le domeniche a guardare "quelli che il calcio" invece di andare al mare.

sabato 20 agosto 2011

Tutte le donne dei miei romanzi



Visto che l'ultima volta ho parlato dei personaggi maschili dei miei romanzi, mi sembrava giusto fare altrettanto con le mie protagoniste femminili. In ognuna di loro c'è un po' di me, magari piccole sfumature, dettagli che potrebbe individuare solo chi mi conosce veramente bene, ma sta di fatto che sono profondamente affezionata in modo diversi, ad ognuna di loro. Forse l'eroina alla quale sono maggiormente legata, e non perchè si tratta della prima in assoluto, è Elisabeth Daniels. Chi ha letto "Cuore di donna", sa che parlo di un personaggio di una dolcezza e di una sensibilità incredibili, che nel corso della storia vediamo crescere ed affrontare le immense difficoltà che la vita le pone davanti, Elisabeth le affronta sempre a testa alta, senza mai perdere di vista i suoi valori, senza smarrirsi mai. Sembra incredibile a dirsi, ma nonostante la costante ricerca di un volto ideale per i miei protagonisti non sono ancora riuscita a trovarne uno adatto a Liz. Anche qui sono graditi suggerimenti e indicazioni, così, tanto per giocare.

sabato 13 agosto 2011

Tutti gli uomini dei miei romanzi



oggi, come avevo promesso, ho deciso di dedicare qualche riga ai personaggi maschili dei miei romanzi. Ne ho creati molti, nell'arco degli anni, e devo ammettere che ci sono affezionata al punto da crederli reali, a volte. Il primo che è ufficialmente uscito dalla mia penna è Andrew Williams. Andrew, o come lo chiamano tutti Andy, è in "Cuore di donna", l'amico d'infanzia della protagonista Elisabeth. Leale, timido e serio, sa essere tenero quanto affascinante, un uomo capace di fare qualunque cosa per vedere felice la sua compagna, un personaggio assolutamente positivo, senza lati oscuri. Ovviamente non posso evitare di immaginare sempre quale volto potrebbero avere i miei eroi in un'eventuale e tanto desiderata trasposizione cinematografica. Per me Andrew è sempre stato Noah While, il discreto dottor Carter di E.R., e non sono mai riuscita a trovargli un altro volto.

venerdì 12 agosto 2011

Viva la semplicità



Gli uomini sono più semplici, inutile negarlo. Non che sia necessariamente un difetto, anzi, personalmente mi trovo spesso ad invidiarli per questa caratteristica; se gli uomini vogliono essere amici lo diventano e basta, niente pettegolezzi, niente gelosie, niente malintesi. Non è necessario per loro dilungarsi in confidenze intime sulla vita sentimentale, sul partner, sui problemi e le preoccupazioni di tutti i giorni per sentire di aver instaurato un legame, tutto è, come dire, meno complicato. Non so se sia a causa dell'eterna fanciullezza che si portano dietro, ma ammettiamolo: quante volte li abbiamo visti litigare fra di loro? se ne vanno tranquilli e beati a giocare a calcetto, poi si gustano pizza e birra discutendo di macchine, della Roma, e di diavolerie elettroniche come l'I-Phone o la Playstation. Una volta ho ascoltato una telefonata di un'ora esatta tra mio marito ed un suo amico, hanno parlato tutto il tempo di aeromodelli, giuro.

giovedì 4 agosto 2011

Una ragione per cambiare - Capitolo 1



Sto di nuovo facendo lo stesso incubo. Lo capisco che sto sognando ma non riesco comunque a svegliarmi. E’ sempre la solita patetica scena: io e quel bastardo di Albert seduti sul divano a guardare “American Idol”, il suono del campanello e noi che ci guardiamo con aria interrogativa, poi io mi alzo e vado ad aprire, lo so già chi troverò dall’altra parte, mi chiedo solo fino a che punto sarà colorita l’immagine che mi si presenterà; stavolta Miranda Dulton mi guarda senza dire una parola, sta sogghignando leggermente, i suoi capelli fulvi e mossi sembrano allungarsi verso di me come tanti tentacoli che potrebbero stritolarmi, ha una pancia enorme che cresce a vista d’occhio, secondo dopo secondo, e che sembra sul punto di esplodere, e lei sempre con quel sorriso malvagio stampato su quella faccia da stronza. Sto cercando di gridare ma il suono si strozza in gola, poi qualcosa mi scuote e mi ritrovo nella mia camera, o meglio nella mia vecchia camera, mentre mio padre cerca di riportarmi nel mondo reale, che non è tanto migliore di quello che ho lasciato.

Una ragione per cambiare - trama



Kelly Stuart è una tranquilla ragazza di New York, vive con suo padre, ha una sorella che non vede spesso e un'amica del cuore alla quale è molto legata. Kelly adora scrivere romanzi ma è timida e insicura, inoltre si trova in una difficile fase della sua vita nella quale sta cercando di superare il trauma di una difficile rottura e della perdita di sua madre. Un nuovo lavoro presso una celebre casa editrice potrebbe essere l'occasione che aspettava, un ambiente affascinante dove Kelly incontrerà gli accattivanti fratelli Wilkinson che, in modi diversi, sconvolgeranno tutto il mondo che era abituata a conoscere.

martedì 2 agosto 2011

Habemus romanzo



Ebbene sì. Ho appena terminato la mia ultima fatica letteraria. Lo so, ci ho messo poco, ma con me funziona sempre così, magari sto mesi interi con questa idea che gira nella testa, gira, gira, poi si blocca, poi riparte all'improvviso, e quando sono pronta, è come se scrivessi sotto dettatura, devo solo riversare su carta quello che ho nella mente. Ovviamente il relax delle ferie è stato un grande amico, in questo caso, e quando scrivi l'ultima parola, l'ultima riga, ti travolge un senso di soddisfazione che avevo quasi dimenticato. E' un po' come quando ti fai due belle orette di intesa attività fisica in palestra, dopo sei distrutto, ma immensamente soddisfatto. Io ora sono svuotata di ogni energia, ormai chi mi sta vicino si è abituato, non penso e non parlo di altro mentre il lavoro è in corso d'opera, e adesso che è finito già mi manca. Certo, devo mettermi lì a rileggere ogni parola, a cercare i numerosi refusi che salteranno fuori dalla fretta di scrivere, poi chiederò un parere a chi mi legge abitualmente e sarò in ansia per il verdetto. Scrivere un romanzo e condividerlo, è un po' come mettere a nudo la propria mente, e concedetemelo, fa piuttosto paura.
A breve posterò la trama e il primo capitolo, intanto vi premetto che il titolo scelto ( stranamente con facilità) è "Una ragione per cambiare", e che non vedo l'ora di sapere che ne pensate. Se non vi piacerà non me la prendo, sono comunque felice di essere riuscita a portare a termine quello che avevo in mente, e di aver rimosso il tanto temuto "blocco dello scrittore". Approfitto per ringraziare tutti quelli che lasciano commenti, che mi leggono, che mi hanno letto e che mi hanno dato sempre un parere sincero, siete voi che date un senso a tutto questo!