domenica 25 settembre 2011

L'amore al tempo dei social network



Qualche giorno fa, mentre ero in treno, mi sono ritrovata mio malgrado ad ascoltare una conversazione tra due ragazze, poco più che adolescenti. Non era mia intenzione, giuro, ma il tono di voce era decisamente elevato, così, ignorare la conversazione era impossibile almeno quanto provare a dormire un po'. L'argomento principale era ovviamente il sesso maschile: a una delle due piace un tipo, e sta cercando di capire le sue intenzioni. Niente di strano. Solo dopo un po' mi sono resa conto che tutto quello che riuscivano a raccontarsi sui ragazzi, era quello che accadeva su Facebook. Il tipo l'aveva aggiunta come amica, poi rimossa, poi bloccata, poi di nuovo aggiunta, il suo stato diceva "Single", poi "impegnato", poi aveva messo delle foto di una ragazza dal ruolo ambiguo, l'aveva cercata in chat, non l'aveva cercata in chat. Si conoscevano veramente? impossibile capirlo, a meno che conoscersi oggi non significhi aver studiato il profilo dell'altro sul social network. 

giovedì 22 settembre 2011

Visioni al femminile





E' stata incoronata una nuova Miss Italia e pare che non se ne sia accorto nessuno. Ho letto sui giornali che è stato un flop colossale e che era di una noia mortale. Certo, rispolverare Frizzi non credo che abbia aiutato; personalmente ci sono capitata per sbaglio cinque minuti la prima serata ma ho dovuto cambiare subito canale perchè a mio marito non piace (strano, eh?). Devo ammettere che fino a qualche anno fa mi piaceva, e pure parecchio. Ho cominciato a seguirlo più o meno ai tempi della Colombari e mi sono sempre divertita ad indovinare la vincitrice, poi adoravo il momento dell'incoronazione, dove volavano tutte quelle lacrime e quegli abbracci. Erano tempi diversi, dove alla miss non era richiesto altro che ammiccare e camminare, poi è stato concesso l'uso della parola, e da quello che ho visto recentemente, in alcuni casi sarebbe stato meglio revocarlo. Si è detto che il calo degli ascolti potrebbe essere dovuto al fatto che ormai in tv si vedono donne molto meno vestite e che incuriosisce di più il gossip sui festini del nostro premier. Forse questo paese è semplicemente stanco di vedere sempre le stesse cose, o forse aleggia quella sensazione che non basti più un concorso di bellezza per aprirti le porte del mondo dello spettacolo, bisogna puntare più in alto, diciamo così.

sabato 17 settembre 2011

Riflessioni di un sabato qualunque



L'estate stavolta ci lascia sul serio. E' inevitabile. Il caldo insopportabile che si è trascinato in questi giorni ha avuto, per quanto mi riguarda, solo l'effetto di innervosirmi; sarà che ormai si entra nell'ottica della ritrovata routine, sarà che ci si rassegna all'arrivo dell'autunno, sta di fatto che sudare in questo modo in settembre non serve proprio a niente, solo a prolungare l'attesa. Fatta eccezione, ovviamente, per i pochi fortunati che hanno scelto questo periodo per le loro ferie. Credo che in fondo, quello che mi irrita maggiormente dell'arrivo della stagione fredda, è il fatto di non poter fare proprio niente per impedire che arrivi, dobbiamo subirla e basta, tutto qui. Cominci a vedere gli stormi di uccelli che se la svignano e ti verrebbe di supplicarli di restare, per darci ancora quella piccola illusione, vedi sparire il sole dietro gli alberi sempre prima, e vorresti trattenerlo. Non mi piacciono le cose che finiscono, non amo i cambiamenti, figuriamoci quelli di stagione.

martedì 13 settembre 2011

Ama il prossimo tuo...



Negli ultimi giorni un paio di banali situazioni di vita quotidiana mi hanno portata a riflettere sulla scarsa predisposizione a concedere fiducia agli altri che ormai sembra dominare nella nostra società. Sabato mattina dovevo svolgere una semplice commissione burocratica, dovevo ritirare il tagliando da residente per parcheggiare nel mio comune sulle strisce blu, aspettavo di poterlo ritirare da tre mesi perchè l'ufficio degli ausiliari del traffico era rimasto chiuso per lavori, avevo letto che apriva alle 9 dal sito web e mi ero organizzata una rigida tabella di marcia tra commissioni e faccende domestiche. Quando arrivo trovo un'impiegata che mi informa che l'ufficio apre al pubblico alle 10, le dico che ho già pagato il parcheggio, che ci vuole un secondo e che sul sito c'è scritto un altro orario, lei mi risponde di farmi un giretto per il paese e ritornare, quando l'ho vista sbuffare alla mia ennesima protesta me ne sono andata velocemente senza capire quello che mi stava rispondendo. Tabella di marcia stravolta ( cosa che detesto ), parcheggio pagato due volte e quando torno, già pronta a comportarmi acidamente, la signora mi dice con un candido sorriso che mi aveva invitata ad entrare prima che io mi dileguassi alterata. La faccenda è finita con una risata da parte di tutte e due, decisamente la reazione migliore.


sabato 10 settembre 2011

dieci anni fa...



Oggi no ho potuto fare a meno di dedicare un post a questo giorno, una triste data impressa nella memoria di tutti noi. Sembra incredibile, ma sono passati dieci anni, così tanti che fa paura anche solo a pensarci, eppure scommetto che nessuno di noi ha dimenticato quello che ha visto in tv, e lo vede davanti ai propri occhi come fosse ieri. E' come se quella data divida in due il tempo rispetto a come eravamo abituati a concepirlo: il mondo prima dell' 11 settembre, il mondo dopo. In questi anni sono emersi filmati inediti, libri, registrazioni tratte dalle segreterie telefoniche, teorie di complotto più o meno credibili, e il mondo è andato avanti, peggiorando, probabilmente. Anch'io, come tutti, ho la mia teoria in merito a ciò che è accaduto, è ovvio, ma preferisco tralasciare l'argomento in questo contesto.