domenica 25 gennaio 2015

Che ne sarà...



Che ne sarà di questa donna alla deriva,
persa nei meandri del tempo che a volte sembra immobile, a volte corre troppo;
che ne sarà di questa mente che vortica senza sosta, in bilico tra ricordi che si sgretolano, e un futuro ancora tutto da scrivere.
Che ne sarà di questo cuore malconcio, dimenticato in un angolo a leccarsi le ferite, desideroso di un nuovo battito, ma troppo dolorante per aprire un piccolo varco.
Che ne sarà di questi piedi che non trovano la strada, perchè la notte è troppo buia e la nebbia troppo fitta;
Che ne sarà di questi occhi scuri che cercano la luce, alla ricerca di uno piccolo spiraglio di serenità, quegli stessi occhi di una bambina che sognava le sue favole, quando il futuro non faceva paura, e la vita era un libro tutto da sfogliare.

domenica 11 gennaio 2015

A questo cuore...



A questo cuore smarrito nella nebbia vorrei regalare una giornata d'estate,
quando le nubi si fanno da parte quel tanto che basta per iniziare a godere del calore del sole;
A questo cuore che sanguina vorrei donare la dolcezza di una carezza, 
il potere di un abbraccio, la tenerezza di un sorriso.
A questo cuore incapace di sognare vorrei ridare la speranza,
la pace della solitudine, il desiderio di un nuovo emozionante inizio.
A questo cuore ferito che attende lo scorrere del tempo donerò il mio amore e il mio conforto, 
affinchè non abbia più freddo, affinchè non sia più solo, affinchè possa tornare a sognare.

giovedì 8 gennaio 2015

Un passo dopo l'altro

Non esiste uno scrittore che con parole semplici possa dimostrare cosa si provi a sentire una profonda sofferenza, solamente chi l'ha vissuta sulla sua fragile pelle può capirne il significato.
Un dolore intenso è qualcosa che ti fa sentire come se fossi nudo in mezzo ad una terribile tempesta di neve, vorresti trovare un rifugio, un riparo, rannicchiarti su te stesso, ma l'unica cosa che puoi fare è aspettare che passi. Sei consapevole che per quante persone si offriranno di portarti un piccolo aiuto, salvarti spetterà solamente a te stesso. Mentre lo vivi ti rendi conto lentamente che la ferita ti segnerà per sempre, che tu lo voglia o no, e che deciderai solamente tu se uscirne con una cicatrice che ti avrà reso più forte, o lasciarti soccombere dalla disperazione fino ad arrenderti. La notte di solito è il momento migliore della giornata perchè quando si dorme non si sente più nulla, quando si dorme non si è più nulla. Ogni cosa intorno perde significato, sembra inutile, superflua... a volte si viene assaliti da un improvviso terrore dell'incognito, dell'ignoto, di cosa c'è al dilà della sofferenza, e allora ti scopri così fragile che pensi di poterti spezzare al primo colpo di vento, solo che poi non succede, e affronti un nuovo giorno, e un altro ancora.
Quando qualcosa si rompe dentro di te non fa rumore, anzi vorresti trovare la voce per gridare ma non esce niente, il silenzio è ancora più terrificante, perchè ti ricorda che il tempo non sarà mai abbastanza per superare il trauma che ti ha colpito e segnato, che non sai se ti va di aspettare che il tempo ti guarisca, che forse non ne hai voglia. Ogni tanto ti fermi a chiederti se dentro il tuo cuore infreddolito sia rimasto ancora qualcosa, vorresti restare lì dove sei e non fare più nulla, vedere il mondo passare senza preoccupartene, poi invece ti arrendi al fatto che devi continuare a camminare, e fai un passo, e un altro ancora ... la vita continua, ti dicono tutti...e allora andiamo a vedere dove va, questa vita che tanto ci segna e ci insegna...finchè arriverà la pace, finchè tornerà la speranza.

domenica 4 gennaio 2015

Del mare vorrei...





Del mare in inverno vorrei possedere la forza, quando la potenza delle sue onde si scaglia sulla spiaggia deserta ed umida.
Come lui vorrei non sentire mai la stanchezza di un vento che ti sferza, di un temporale che ti rende spaventosamente inquieto.
Come lui vorrei saper sempre regalare qualcosa di prezioso, le sue perle più profonde, i suoi tesori più nascosti, i raggi del sole che sfruttano la sua superficie per stupirci con lo spettacolo di un tramonto.
Di questo mare vorrei essere parte, per dirigermi verso un orizzonte invisibile, dove troverei tutto, o forse niente.

giovedì 1 gennaio 2015

Caro 2015





Caro 2015, se qui da poche ore ma già ti vedo con del carattere, ti porti dietro una scia di gelo e nostalgia, e una buona dose di faccia tosta per poterti convincere di essere migliore dell'anno che hai sostituito. Tutti ti affidano le solite paroline magiche...amore, soldi, lavoro, salute, fortuna...ognuno con i suoi riti scaramantici, con i suoi momenti da dimenticare, con una nuova speranza da coltivare. Non è forse questa la magia del Capodanno? la possibilità di azzerare tutto e ricominciare sempre da capo. Tu prendi nota, ascolti tutti, poi, se qualche piccolo desiderio lo avrai ascoltato davvero lo scopriremo fra 365 giorni, quando saremo di nuovo in piedi davanti ad un turbinìo di luci, con un bicchiere pieno nelle mani, e una testa rivolta verso altri sogni, altre speranze, altri obiettivi. Quanto a me, ora che so quello che voglio veramente non ho più paura, tante pagine bianche da scrivere e da riempire in modo nuovo e imprevedibile...e se quello che volevo arriverà, sarà solo perchè io ci avrò creduto davvero, e tu, caro 2015, mi accompagnerai in questo eccitante cammino. Buon viaggio a tutti!