martedì 25 giugno 2019

Oltre la maschera

Cari lettori,
da oggi il mio nuovo romanzo "Oltre la maschera" è acquistabile sia in formato digitale che cartaceo sui principali siti (Amazom, Feltrinelli, Mondadori, IBS ecc) oppure ordinabile nelle librerie fisiche. 
Si tratta di un altro dei miei romanzi rosa che giacevano da un decennio nel cassetto, con la speranza di vedere prima o poi la luce, e uno di quelli a cui sono più affezionata.






La trama è la seguente:
Karen Smith è una celebre e acclamata attrice di Hollywood che sembra apparentemente condurre una vita da sogno: ha una sontuosa villa con piscina, è circondata da persone pronte a soddisfare ogni sua necessità ed è una donna desiderabile che frequenta affascinanti colleghi. In realtà Karen avverte dentro di sé un'inquietudine inspiegabile, ha un bisogno irrefrenabile di stravolgere la sua carriera misurandosi con ruoli più complessi, si rende conto che la sua vita sentimentale è costellata di uomini che non desidera veramente, che il suo recente divorzio è una ferita ancora aperta e che quelli che si fanno chiamare amici non la conoscono affatto. Un avvenimento inaspettato e sconvolgente le darà finalmente il coraggio di ricercare se stessa e di lasciarsi andare agli imprevisti, scoprendo con stupore che i sogni nel cassetto non sono veramente quelli che credeva.


BUONA LETTURA!

mercoledì 19 giugno 2019

Oltre la maschera


Carissimi lettori, sono molto lieta di annunciare che il mio terzo romano è finalmente in uscita. "Oltre la maschera" sarà disponibile su tutte le piattaforme principale sia in formato elettronico che cartaceo, e ordinabile nelle principali librerie. Restate aggiornati!!

giovedì 28 marzo 2019

RIFLETTORI

L'ultima volta che sono salita su un vero palcoscenico avevo circa 14 anni, e quella beata incoscienza che in un momento indefinito della tua vita se ne va, senza che te ne accorga minimamente. Adesso non ballo più e l'incoscienza è diventata ansia, ma salire nuovamente sul palco, stavolta per cantare, mi ha fatto ritrovare, solo per un attimo, quella fanciullesca emozione che avevo quasi dimenticato. Il riflettore puntato addosso che come per magia fa scomparire il pubblico in sala, i tuoi cari seduti da qualche parte ad ascoltarti, gli artisti accalcati davanti agli specchi per truccarsi, quel "merda, merda, merda" gridato all'unisono che ti provoca una scarica di adrenalina, e l'attesa dietro le quinte, al buio, dove senti il cuore uscire dal petto. Mi piace, questo collezionare un'emozione in più ogni volta, da chiudere nel cassetto dei bei ricordi, e sentire che una volta in più hai sfidato te stessa, le tue paure, i tuoi limiti, e hai vinto. Se per caso incontrate quella bimba che faceva danza classica, con lo chignon e le calze color carne, che non credeva mai in se stessa, per favore, diteglielo.

SPIAGGIA DESERTA

Amo il silenzio di una spiaggia deserta in inverno. Tutto è come sospeso, in attesa. Un salvagente dimenticato da chissà chi sulla sabbia umida, un gabbiano mi sorvola indifferente, plana sulla quiete superficie del lago, afferra qualcosa e se ne va. I cigni iniziano il gioco delle coppie, spezzando il silenzio con il loro canto d'amore, mentre un sole timidissimo li illude di una nuova primavera. Un cane troppo lontano dal padrone assapora la libertà, correndo e bagnandosi. Gli stabilimenti chiusi attendono la loro nuova stagione, come i pedalò che hanno lasciato sulla spiaggia. Lo sanno anche loro che l'estate è lontana, eppure oggi, solo per un attimo, quasi mi sembra qui con me.












NON C'E' SILENZIO NELLA PIOGGIA














Non c'è silenzio nella pioggia.
Ogni goccia porta con sé un bagaglio di pensieri, 
che si scaglia a terra e si dissolve
in pozzanghere che riflettono cieli grigi.
Ho lasciato i miei sogni in letargo,
hanno bisogno di stormi di uccelli
per librarsi alti tra nuvole che gli fanno spazio,
e di boccioli che sappiano schiudersi
al primo sole che li riscaldi.
Cercano anime che sappiano comprenderli,
e primavere che non finiscano mai,
e mari che riflettano tramonti,
dove potersi finalmente specchiare,
dove ubriacarsi di amore e libertà.

UNA FANCIULLA E L'AMORE














Qualche tempo fa una fanciulla molto giovane mi ha fatto una domanda: come si fa a capire quando si è veramente innamorati? Per un attimo sono stata assalita dal panico assoluto. Cosa si può rispondere ad un'adolescente che prenderà i tuoi consigli come una lezione di vita? Cosa puoi dirle quando ti racconta che ha sofferto troppo per amore e non vuole più soffrire? Vorresti scoppiare a ridere e dirle che non ha neanche lontanamente cominciato a rendersi conto di cosa sia l'amore, ma poi ti ricordi di quando ti struggevi nella tua camera, ascoltando musica deprimente, a riempire il diario segreto con il nome di un cretino che non sapeva neanche della tua esistenza. Allora capisci che devi provare un profondo rispetto per le sue inquietudini adolescenziali, perché queste emozioni la accompagneranno fino a diventare una giovane bellissima donna. Quindi cosa posso dirti, cara ragazza, sull'amore? Che all'inizio hai un groviglio nello stomaco, che ogni cosa che senti o vedi ti riconduce a lui, che vorresti dividere tutto il tempo e tutti i tuoi pensieri con quella persona, che non vedrai un difetto, ma neanche uno piccolo piccolo, e che sarai assolutamente certa che sarà per sempre. Questo, cara ragazza, è l'innamoramento. Poi c'è l'amore. E quello dovrai capirlo da sola, perché sarà il tempo a mostrarlo, perché sarà fatto di sudore e sacrifici, di rinunce e fatica, di lotte e guerre da combattere. Ma c'è tempo, per questo. Ora sei solo all' imbocco di questa bellissima strada. Goditi il viaggio.

A LUKE














Quando muore un personaggio pubblico c'è sempre quella soggettività nel recepire la notizia, a seconda di quanto il personaggio in questione abbia fatta più o meno parte dei nostri ricordi, del nostro vissuto. Spesso se ne fa una polemica perché, su via, non era mica tuo fratello, un parente stretto, un amico fidato, insomma, non la conosciamo questa gente, perché ti turba così tanto? Eppure ci sono perdite che ti scioccano, non tanto per la perdita in sé, ma per quello che rappresentava il personaggio. Luke Perry è uno di questi casi. Solamente la nostra generazione, gli adolescenti degli anni 90, può capire come ci fa sentire questa notizia. Perché Dylan era il simbolo di una generazione intera. Perché il martedì sera non c'eri per nessuno ma avevi appuntamento con italia uno, e il giorno dopo a scuola non si parlava di altro. Perché eravamo tutte Brenda, con la frangia troppo folta, il fratello rompiscatole e i problemi tipici di quell'età, che adesso ti sembrano stupidi. Perché con la sua morte è come se ci avessero spazzato via con un colpo gli anni 90, insieme alle canzoni dei rem, i poster alle pareti, le figurine sul diario e i sogni nel cassetto. Perché noi eravamo la generazione a metà tra il tormento e la speranza, e lui incarnava perfettamente entrambe le cose. Ciao Luke, salutaci Aaron Spelling