Non ricordo più quanti racconti di questo tipo sono nati in quegli anni, ricordo che li spillavo insieme e che aggiungevo un disegno fatto da me alla fine di ogni capitolo. Qualcuno è ancora nella mia libreria, mangiucchiato dalle tarme. Quella passione è cresciuta insieme a me; l’emozione di riuscire a riempire una pagina bianca esattamente nel modo che desideravo, è per me una soddisfazione indescrivibile.
Sono dovuti passare diversi anni prima che trovassi dentro di me il coraggio di sottoporre i miei lavori a qualcuno, un amico o magari un parente, e superare quindi quella barriera di timidezza e paura che assale spesso gli scrittori alle prese con le prime critiche.
Ora sono qui, a cercare di trasmettere a chi legge i miei racconti, la stessa emozione che provo io nel creare i miei personaggi, le loro vite, le loro esperienze. Sarete voi a dirmi se ci sono riuscita.