Chi s’illudeva, vedendo i primi grappoli gialli sugli alberi di
mimosa, che l’inverno fosse finito e che fosse stato piuttosto inconsistente,
ha dovuto bruscamente ricredersi. A spazzare via le proteste degli
autotrasportatori, la manovra di Monti, il terremoto al nord e il naufragio
della Concordia, è arrivato questo simpatico venticello siberiano, a
catapultarci in una situazione definita da alcuni giornali “d’altri tempi” e
mostrarci cosa si prova a ritrovarsi nell’Era Glaciale senza neanche il bisogno
di andare a Gardaland.
Ovviamente tutti i quotidiani e i telegiornali sono letteralmente
impazziti, mostrandoci ogni genere di servizio da brividi e schierando eserciti
di esperti meteorologi che hanno iniziato il toto neve. E noi lì a sorbirci le
loro previsioni catastrofiche sperando fino all’ultimo che non ci avessero
capito un tubo. Ma dai, noi abbiamo l’anticiclone che ci protegge, figurati se
passa! Invece eccolo qua, il Burian, più puntuale del festival di Sanremo, che
neanche è arrivato già mi sta sulle scatole.
Fortunatamente lo abbiamo
incontrato poche volte. Gli esperti hanno citato il 1985, e quello ce lo
ricordiamo perché era la Befana e abbiamo festeggiato il compleanno della mia
migliore amica facendo a pallate di neve alla sua festa. Poi hanno citato il
1996 e per un attimo ho faticato a ricordarlo, poi mi sono venute in mente le
stalattiti sulla ringhiera del lungolago di Anguillara, e il lago con le onde,
che non lo vedi esattamente tutti i giorni. Nel 1956 invece non c’ero, ma ho
chiesto a mio nonno, perché a volte ce lo dimentichiamo ma i nostri nonni di
storia ne hanno vista un bel po’ e sono sempre ansiosi di raccontartene un
pezzetto. Beh, mio nonno mi ha detto che quell’anno dovette camminare a piedi
per chilometri per andare al lavoro, perché all’epoca c’erano solamente i
filobus e non andavano avanti, mica come adesso … adesso è molto peggio! Quello
che non capirò mai dei romani, e spiegatemelo se potete, è come si possa
desiderare la neve in una città come questa. Ragazzi, non abbiamo più dieci
anni che se nevica puoi stare a casa da scuola e scendere con il bob per Via
Baldo degli Ubaldi! Se la mattina ti devi alzare, e non per andare a fare le
foto al Colosseo al fine di postarle su Facebook, NON PUOI desiderare la neve, perché
conosci questa città e sai benissimo che il panico può crearsi per molto meno.
La neve è bella, lo sappiamo tutti, ma al posto giusto, nel contesto giusto, e
soprattutto, in vacanza. Giusto per dare un assaggio di come funziona qui,
Trenitalia ha cominciato a diffondere un messaggino audio sul treno avvisandoci
che causa maltempo tutti i treni avrebbero potuto subito ritardi nei prossimi
giorni. Ne parlavo con una mia collega alla fermata dell’autobus questa
mattina, interrogandomi sul perché in Europa del nord o in Russia i treni vanno
avanti anche con il gelo polare. Una signora russa accanto a noi ci ha
ascoltate e ha risposto che i treni dalle sue parti viaggiano anche a -30°. Il perché
rimane un mistero assoluto. Comunque ormai siamo in questa morsa, quanto
durerà, fino a che punto fioccherà, non è ancora certo, sta di fatto che
stamattina, in quel di Bracciano, fioccava benissimo, e a quanto pare non sarà
l’unica volta. Questo ovviamente non mi ha fermata, al massimo rallentata un
attimo, come dice sempre una mia collega; poi è chiaro che se questo Burian fa
proprio sul serio, mi arrendo pure io, nel frattempo chiuderò gli occhi e
sognerò una splendida spiaggia bianca, tanto prima o poi arriva, giusto?
Grande Manu, come al solito.
RispondiEliminaContinua così.