sabato 4 gennaio 2014

Eccoci di nuovo tutti qui, in bilico tra il vecchio e il nuovo, che ci affacciamo curiosi all'anno che verrà. È tempo di correre verso l'ennesima notte di festa, la notte più lunga, è tempo di circondarsi di luci, rumori assordanti, di brindisi e auguri, alcuni sinceri, altri meno. C'è ancora tempo, invece, per i buoni propositi che non manterremo, per sognare qualcosa di diverso e straordinario che ci attende dall'altra parte della notte, qualcosa che neanche noi sappiamo esattamente, ma che auguriamo e ci auguriamo perché ne abbiamo bisogno, perché quello che arriva ci aspettiamo sia migliore di ciò che abbiamo lasciato. E poi c'è ancora tempo per il silenzio irreale che segue la festa, per quel risveglio pigro di un nuovo gelido gennaio, per ricominciare ancora, magari più vecchi di un anno, ma con lo stesso coraggio.

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