domenica 27 aprile 2014

Aria d'attesa



Gli ombrelloni sono ancora chiusi su questa spiaggia quasi deserta del mio lago.
Il silenzio quasi assordante è interrotto solamente dall'abbaiare di un paio di cani impazienti che tirano un guinzaglio, e dal cinguettìo di uccellini che approfittano della tranquillità per setacciare la sabbia alla ricerca di qualcosa da mangiare. Si sentono padroni, in questo luogo solitario, così come le anatre e i cigni, che fin troppo audaci, escono dall'acqua sperando in un po' di pane, per poi riprendere il loro lento cammino sulle sponde semi deserte. A volte spiccano brevi voli, come se avessero improvvisamente fretta di andare da qualche parte, o forse per invidia verso i piccoli falchi che li sovrastano fieri. Proteggono con aria severa i loro piccoli, nuove vite per una nuova stagione. C'è una barca che li schiva con attenzione, il pescatore ha l'aria annoiata e un po' stanca, c'è una coppia ai suoi primi baci, un bambino che scruta l'acqua incuriosito sotto lo sguardo preoccupato del suo papà, una farfalla che si posa su una margherita gialla. Ancora tutto è calmo e silenzioso, ma c'è attesa, nell'aria. C'è voglia di vita, c'è desiderio di estate, c'è profumo di serenità.

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