sabato 22 ottobre 2011

In barca a vela sul raccordo



Ogni tanto mi piacerebbe che si parlasse di Roma per qualcosa di positivo, che so, ad esempio che i mezzi pubblici funzionano bene (ma quando mai) o che hanno eliminato le strisce blu dalla città (ma quando mai). Invece, ultimamente, siamo sempre agli onori della cronaca per circostanze poco piacevoli: la settimana scorsa la manifestazione che è stata rovinata da quel gruppetto di guastafeste, poi l'alluvione di giovedì. Nel frattempo c'è stato anche il Derby, ma da romanista credo di avere il diritto di non parlarne. Preferisco parlare dell'alluvione. Premettendo che sono una dei pochi che è riuscita a raggiungere il posto di lavoro, e che a differenza di alcuni ha avuto più difficoltà al ritorno che all'andata, mi sono resa conto, guardando le foto parecchie ore dopo, che la mia è stata solamente fortuna. Sì, mi sarò anche bagnata i piedi fino alle caviglie sguazzando nelle pozzanghere come faceva l'incantevole Creamy, ma di certo non mi sono ritrovata con l'acqua al bacino come è successo a chi è transitato per largo Preneste. 

Le polemiche, ovviamente, sono arrivate puntuali come il Festival di Sanremo: tombini ostruiti, mancata allerta, e chi più ne ha più ne metta. E' chiaro che in alcune città d'Europa e del mondo tutto questo non sarebbe mai accaduto, è pur vero, e devo ammetterlo, che quando mi sono svegliata la notte a causa dei tuoni e mi sono affacciata dalla finestra, quello che ho visto, e forse sarete d'accordo con me, era assolutamente senza precedenti. Insomma, l'intensità del vento e della grandine che soffiavano a quella velocità facevano assomigliare il temporale ad una specie di tifone asiatico, e poi quei lampi continui, senza pausa, li avevate mai visti? sembrava di essere ne  "La guerra dei mondi". Il clima è cambiato, ce l'hanno detto per anni, e forse stiamo iniziando a rendercene veramente conto. Speriamo che ogni volta che verrà a piovere non debba ripetersi lo stesso scenario, perchè si sa, Roma ha già i suoi bei problemi, e non basterebbe mettersi le galosce rosse come quando eravamo bambini. Nel dubbio, credo sia ora che impari a nuotare sul serio!

Nessun commento:

Posta un commento