lunedì 13 giugno 2011

Altro che casalinghe disperate



Oggi  vorrei  dedicare due parole al mestiere più antico del mondo, ma che avete capito? Parlavo delle casalinghe. Le donne di una volta,  soprattutto le nostre nonne, erano dedite quasi ed esclusivamente a questa attività. Ricordo come fosse ieri mia nonna impastare la farina per gli gnocchi della domenica, una donna infaticabile, che faceva la lavandaia e quando è stata inventata la lavatrice non riusciva a credere che una macchina avrebbe lavato al posto suo, poi l’ha provata e si è ricreduta. La nostra generazione è, diciamo così, leggermente diversa. Non sapremo impastare alla perfezione per creare lasagne e cannelloni, saremo pure agevolate da elettrodomestici di tutti tipi (io ho scoperto la lavastoviglie da poco ed è diventata la mia migliore amica), ma oltre a dedicarci a tutto quello che può servire per mandare avanti una casa, lavoriamo fuori, e in molti casi, lo stesso numero di ore dei nostri maschietti.
Inutile iniziare un simposio sull’esigenza di oggi, rispetto a ieri, di lavorare in due, per il mutuo e tutto il resto, sta di fatto che noi fanciulle ci troviamo a saltellare allegramente tra i mille impegni  che affollano le nostre giornate, mentre i nostri uomini, dimenticando forse che i tempi sono cambiati, alla nostra ennesima lamentela sulla mancata collaborazione rispondono: “Ma io lavoro!”, io invece passo la giornata a contare i peli del gatto, ti verrebbe da ribattere. E’ strano pensare che ci siano ancora così poche donne in politica e altrove, a ricoprire ruoli essenziali, considerando la nostra organizzazione mentale: scadenze delle bollette, lista della spesa, faccende domestiche, tutto rigorosamente in mano nostra. Loro, d’altro canto, sono abili esperti nel maneggiare il joystick della playstation, il telecomando della tv e a sporcare dove hai appena pulito. Vogliamo parlare poi di quando ci accompagnano a fare la spesa? Ci seguono passo passo muovendo pericolosamente il carrello, hanno lo sguardo smarrito e l’aria spaventata, se gli chiedi di fare la fila al banco degli affettati li vedi impallidire, sono confusi, hanno il terrore di sbagliare e di subire la tua ira. E poi riempiono il carrello di schifezze di ogni genere e cose sostanzialmente inutili. Ogni uomo ha il suo reparto preferito, dove adora perdersi, il mio ha il settore “profumi per ambiente”. Starebbe ore ed ore a studiarsi tutte le essenze e le fragranze, scombinando la mia rigida tabella di marcia, ne vuole uno per il bagno, per il salotto, per l’auto e magari pure per il garage, che quell’odore di tubo di scarico proprio non si sopporta! Comunque dai, non esageriamo, di bravi maschietti collaborativi ne esistono eccome, e non sono una leggenda come gli ufo, Bigfoot o il mostro di lochness,che in realtà nessuno li ha mai visti, ne ho conosciuto perfino qualcuno! Il mio, per esempio, sparecchia tutte le sere (borbottando qualcosa che non riesco a comprendere) e fa il pane (con la macchina per il pane). Povero Lucio, quanto sono cattiva! La verità è che noi donne adoriamo avere il controllo e la gestione di tutto, e loro, in questo, sanno aiutarci benissimo!

2 commenti:

  1. Dai posso dire ke il mio ometto nn è proprio così...mi aiuta e se a volte nn ci fosse lui nn saprei come fare!! Pensa ke gli ho anke insegnato a fare la lavatrice, una conquista!! :D

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  2. Ho letto per caso questo articolo, stavo cercando tutt altra cosa ma sono andato a finire qui. Poi trovandolo scritto sia in modo scorrevole che "reale", mi si sono appassionato e sono arrivato fino alla gine. Che dire? Mi sembrava di vedere il film di tutto quello che leggevo. Però un lancia bisogna spezzarla anche a favore di coloro, credo pero pochi, che portano avanti una famiglia e anche una consorte "parassita". Ma questo non toglie luce, bellezza e realtà a quello che ha scritto l autore.

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