mercoledì 8 giugno 2011

Cronaca di un giorno speciale


Come avrei potuto non dedicare un post al matrimonio della mia migliore amica? Lunghi mesi di preparativi, consigli, prove di abito e sostegno morale che culminano in quell’unico, intenso giorno. Quando si tratta di partecipare ad un matrimonio, lo stato d’animo della maggior parte degli invitati, soprattutto di quelli meno coinvolti, è piuttosto contrastante. Croce e delizia, per così dire.  L’ansia maggiore deriva dalla paura di non saper rispettare la varie regole di bon ton e di etichetta, tipo “matrimonio di sera abito lungo” o altre cose simili che si trovano su internet o che si tramandano come il gioco del telefono. Così va a finire che si comincia diverso tempo prima con la spasmodica ricerca dell’abito adatto, poi si passa alle scarpe (le mie colleghe mi hanno fatto impazzire per cercarle!) e la relativa borsa che deve essere rigorosamente dello stesso colore.
Quando pensi di aver finito ti rendi conto che devi cercare anche qualcosa da indossare in chiesa, per coprire le spalle, e qualcuno che ti faccia i capelli di lunedì . Una volta che il quadro è terminato sei comunque consapevole che il tuo vestito verrà messo sotto la lente d’ingrandimento come fanno quelli di fashion police sui tappeti rossi, ma si cerca di non pensarci. Personalmente, dopo aver vissuto l’ansia del mio, di matrimonio, me la sono goduta come sappiamo fare solamente noi donnine romantiche. In fondo si sa, gli uomini cominciano a dare segni di cedimento ancor prima di arrivare in chiesa, la cravatta sembra che li stia per strangolare, e portarli in chiesa?  come percorrere il miglio verde. Noi donne invece cerchiamo i punti strategici per vedere meglio l’arrivo della sposa, poi afferriamo qualche fazzoletto e soffochiamo un paio di singhiozzi. Mio marito ha trovato il modo di sopportare meglio l’intera messa: si è improvvisato cameraman, e la cosa pare averlo divertito parecchio. Ovviamente, ogni matrimonio che si rispetti, ha bisogno di quel piccolo imprevisto che provoca un brivido: in questo caso non si trovava il prete, le damigelle con le testimoni della sposa erano bloccate nel traffico e anche i genitori dello sposo erano in ritardo. Lei, invece, notoriamente ritardataria, è arrivata in anticipo per la prima volta nella sua vita, ed è rimasta in macchina ad aspettare che l’imprevisto si risolvesse, perché tanto poi si risolve sempre. Per quanto mi riguarda sono riuscita abilmente a glissare una richiesta di leggere davanti a tutti, non solo perché non sono esattamente una persona religiosa, ma anche perché in preda al nervosismo avrei iniziato a tremare, balbettare e sarei diventata rossa come un peperone, però l’ho scampata, questo è l’importante. Il resto del repertorio è quello classico che conosciamo tutti: lancio del riso (in questo caso anche bolle di sapone), foto di gruppo sulle scale della chiesa e poi via alla ricerca del ristorante con l’aiuto del tom tom. Una volta raggiunta la meta c’è quel bisogno disperato di rifocillarsi, sperando che gli sposi arrivino presto e imprecando contro quelle maledette scarpe che avresti dovuto provare qualche giorno prima. Non so come faccia Carrie Bradshaw a ticchettare con un tacco dodici sui marciapiedi umidi di New York, ma ho il sospetto che sia tutta una fregatura, perché alla fine ero talmente esasperata da camminare senza scarpe sul brecciolino per raggiungere la macchina e guidare pure scalza, che probabilmente è illegale ma non potevo farci niente, del resto è il prezzo da pagare per noi astemi, in queste circostanze. Comunque un ricevimento da sogno e un posto incantevole, reso ancora più piacevole dall’intrattenimento, soprattutto il nostro! A metà cena noi, amiche della sposa, ci siamo riunite di fronte a loro e abbiamo cantato, in stile “Il matrimonio del mio migliore amico” la mitica “I say a little prayer for you”, con tanto di balletto delle damigelle, esilarante! Invece, per soddisfare i romantici più esigenti, il momento che ho preferito in assoluto è stato quando gli sposi hanno ballato sulle note di “memory” e i camerieri hanno girato intorno a loro con le fiamminghe flambè, oppure il taglio della torta, dove gli sposi sono emersi da una pedana nascosta nel prato accanto alla piscina, con sottofondo di (manco a farlo apposta)Morricone, e luci colorate intorno alla torta nuziale. Insomma, una bellissima festa per un giorno da ricordare per tutta la vita. A noi resta l’emozione nel vedere una cara amica che inizia una nuova importante fase della sua esistenza (quando l’ho conosciuta faceva la maturità!) e una marea di foto di cui vantarsi. In questo momento i novelli sposi stanno per decollare, destinazione Caraibi, alla faccia nostra! Noi, da quaggiù, gli auguriamo buon viaggio!

3 commenti:

  1. eeeeiiii Manu voglio il balletto su youtube. Tu ce l'hai????

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  2. La mia luna di miele è terminata, ma farò in modo di conservare e custodire le emozioni di ogni momento, così da poterle registrare e recuperare nei momenti più duri della routine quotidiana, e per ispirarsi ad una vita di coppia proiettata sempre verso nuove, piccole mete...Vi ringrazio, infinitamente, per aver reso mio sogno ancora più bello di quanto avessi sperato!!!

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