sabato 17 settembre 2011

Riflessioni di un sabato qualunque



L'estate stavolta ci lascia sul serio. E' inevitabile. Il caldo insopportabile che si è trascinato in questi giorni ha avuto, per quanto mi riguarda, solo l'effetto di innervosirmi; sarà che ormai si entra nell'ottica della ritrovata routine, sarà che ci si rassegna all'arrivo dell'autunno, sta di fatto che sudare in questo modo in settembre non serve proprio a niente, solo a prolungare l'attesa. Fatta eccezione, ovviamente, per i pochi fortunati che hanno scelto questo periodo per le loro ferie. Credo che in fondo, quello che mi irrita maggiormente dell'arrivo della stagione fredda, è il fatto di non poter fare proprio niente per impedire che arrivi, dobbiamo subirla e basta, tutto qui. Cominci a vedere gli stormi di uccelli che se la svignano e ti verrebbe di supplicarli di restare, per darci ancora quella piccola illusione, vedi sparire il sole dietro gli alberi sempre prima, e vorresti trattenerlo. Non mi piacciono le cose che finiscono, non amo i cambiamenti, figuriamoci quelli di stagione.

Lo so, oggi sono malinconica, capita, qualche volta, è una sensazione dalla quale a volte ti lasci cullare, ed è quasi piacevole. Ovviamente la primavera tornerà, come ogni anno; questo è il bello, poche cose della vita si ripetono, la maggior parte finisce per sempre, ma lei ritorna, più bella di prima. Nel frattempo si cerca di pensare a quanto ci sia di affascinante anche nell'inverno, Pollyanna diceva che se si cerca bene, qualcosa si trova sempre; il bagno caldo, per esempio, non mi dispiace riscoprire la sensazione di immergersi in una nuvola di schiuma profumata dopo una stressante giornata di lavoro; poi c'è Natale, ovviamente, che nella mia famiglia conterà persino un elemento in più, la mia nipotina che sta per nascere. E vogliamo parlare di quando fuori piove e tu te ne stai con una coperta a bere un tè guardando qualche stupido programma in tv? anche quello ha il suo fascino innegabile. Poi, per chi può, c'è la settimana bianca. Personalmente ne ho fatta qualcuna negli anni passati, più per accontentare la voglia irrefrenabile di sciare di mio marito ( è un sagittario, impossibile tenerlo fermo ), che per reale passione. Lo ammetto, l'unica cosa che mi piaceva veramente era la baita dove potevi bere cioccolato caldo! a sciare mi sarò pure divertita, ma quel freddo che ti penetra nelle ossa di prima mattina e ti taglia la faccia proprio non lo reggo. Comunque ognuno di noi può farsi la sua lista dei lati positivi dell'inverno, e sopportare meglio i duri mesi che ci aspettano, in attesa che la primavera torni di nuovo a trovarci, con i suoi profumi e i suoi colori.

1 commento:

  1. io non vedo l'ora che arrivi il freddo per poter indossare il mio cappotto nuovo! e poi giulio sta già cercando un hotel con spa dove trascorrere capodanno.
    l'estate ormai è finita.....meglio guardare avanti

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