domenica 22 maggio 2011

C'era una volta il lago..


Prima giornata di sole. Lago. Finalmente, dopo temporali più o meno imprevisti e sbalzi di temperatura, sono riuscita a stendermi al sole qualche ora, perchè ogni anno, se quando arriva giugno non sono già arrostita, vado in crisi d'astinenza da raggi ultravioletti.  La famosa prova costume era difficile da superare, ero fuori concorso, come certi film a Cannes, meno male che l'abbronzatura aiuta a coprire qualche difettuccio fisico.
Comunque, chissenefrega, questa storia della prova costume fa venire un'ansia pazzesca, in tv vedi solo spot su prodotti o alimenti dimagranti, tipo le tizie della kellogs col costume rosso o quelle con le chiappe perfette della Somatoline. Ti guardano come se ti puntassero un dito contro e tu che stai mangiando un biscotto sul divano, muori quasi strozzata perchè ti va di traverso. Ma non andiamo troppo fuori tema. Sono arrivata tutta contenta sulla spiaggia, scoprendo che la spiaggia non esiste praticamente più. Il lago è cresciuto troppo, questo inverno, complici le piogge ricorrenti che ci hanno esasperato, e si è portato via quel poco di arenile che c'era e che già di suo lasciava alquanto a desiderare. Ci sdraiamo lo stesso, e lo scenario, in fondo in fondo, è quello di tutti gli anni, qualche silenziosa canoa che scivola sull'acqua, le famiglie numerose di messicani con un pranzo da venti portate al seguito, i bambini del camping che si rincorrono e giocano a schizzarsi, ma stranamente, c'è qualcosa che non va: dei cigni, non c'è traccia. La sabbia è sporca, troppo da camminarci scalzi, e l'acqua, se la guardi da vicino, non è da meno. Lucio comincia a dare in escendescenza quasi subito, lui e l'ombrellone sono da sempre ottimi amici ma l'abbiamo lasciato sepolto sotto qualche scatolone in cantina; di farsi il bagno non se ne parla neanche perchè a prima vista ti sembra che tuffarti lì o nel Tevere non faccia molta differenza, e poi ti ritrovi con qualche strana malattia che non ha ancora un nome. Peccato, perchè una volta l'acqua del lago arrivava direttamente nelle case dei romani, che se la bevevano volentieri (depurata, ovviamente). Cos'è accaduto non saprei dirlo, chi sporca troppo, chi dovrebbe preservare l'ambiente e non lo fa.  Pazienza, nella speranza che tutto torni a come lo ricordo io, con immenso rammarico temo che ripiegherò su Santa Severa, dove almeno non ti accorgi che ti ustioni perchè tira sempre un po' di vento, e la sabbia è ancora degna di questo nome. Ma che peccato...

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