giovedì 19 maggio 2011

mici e amici



Da piccola volevo un cane. Alzi la mano chi non voleva la stessa cosa. Solo che noi abitavamo in un appartamento e non se ne parlava proprio. Quando invece siamo emigrati in quel di Anguillara, complice un piccolo giardino perfetto per un cucciolo di piccola taglia, sono tornata all'attacco, e ho vinto. Abbiamo scelto una bastardina di razza indefinita, rossiccia, un po' tontolona (poverina, il fratellino le aveva dato un morso in testa appena nata) e l'abbiamo chiamata Bimba. Era il lontano 1998 e da allora la piccola se n'è stata in quel giardino, in una cuccia di legno costruita da mio padre, e c'è rimasta con la pioggia, il vento, la neve e il sole cocente. Indistruttibile. Mai un raffreddore o qualcosa di simile. Mangia come un camionista e abbaia come un rottweiler. Quando ho lasciato casa dei miei ho deciso di lasciarla lì nel suo ambiente (tanto andavo a stare in 45mq di appartamento),ovviamente con molto rammarico.

Oggi sono passata a trovarla e l'ho vista invecchiata per la prima volta, le sue zampine tremano leggermente, ha gli occhi sempre umidi e il pelo un po' arruffatto. Si lascia fare quelle poche carezze, poi fa un paio di giri su se stessa (quelli li ha sempre fatti, l'ho detto che è un po' tontolona) e se ne torna nella cuccia a riposare le sue ossa stanche. Povera Bimba, se sapesse che da un paio d'anni l'ho tradita con una micia chissà come la prenderebbe. Sempre a casa dei miei ero abituata ai gatti, c'era Silvestro che si chiamava così perchè assomigliava proprio al gatto dei cartoni, e c'era Niro che era tutto nero ma dolcissimo. Erano gatti che andavano e venivano, ma soprattutto andavano, un bel giorno partivano per nuove eccitanti avventure e non tornavano più, con grande disappunto di mia madre che non ne voleva più sapere, questo finchè mia sorella non portava a casa l'ennesimo trovatello. Comunque io e mio marito stavamo pensando di prendere un gatto, in realtà avremmo voluto un cane ma con la vita frenetica che facciamo, i turni, ecc. portarlo a spasso due volte al giorno ci sarebbe sembrato un po' eccessivo come impegno (che poi tra "scendi tu o scendo io" si sa come va a finire). Così è andata per il gatto, anzi una gatta, perchè si sa che le femmine sono più coccolone e io volevo una micia tenerissima, che mi stesse sempre addosso. Vabbè, si sa che il gatto è indipendente, ma avevo amiche che possedevano gatti davvero affettuosi, tipo Lilly di Alessandra, che ti si parcheggiava addosso ogni momento e accendeva il motore delle fusa. Io volevo una gatta così, e ho trovato Aisha. Quando l'abbiamo portata a casa ho capito subito chi se ne sarebbe occupato maggiormente perchè l'ho lasciata un secondo in macchina con Lucio e lui l'ha lasciata infilare dentro il pedale della frizione. Credevo che la nostra esperienza di genitori di una micia sarebbe finita così miseramente, invece l'abbiamo recuperata e portata da un veterinario, era un po' sgarrupata ma stava bene. Ho aspettato di vedere se sarebbe diventata tenera e affettuosa come volevo, e come giusta punizione lei ha sviluppato subito un carattere molto forte, del tipo "mi avvicino se lo voglio io, tu non rompermi le scatole", così succede che se cerchi di correrle dietro o prenderla in braccio fugge via, ma magari all'improvviso, mentre te ne stai sul divano per i fatti tuoi, si pianta sul tuo torace e accende il motore. Però c'è da ammettere che è un vero spasso. Per esempio, invece di stare ad impazzire su regali idioti da farle, basta lanciarle un laccetto dei sacchetti freezer, e va completamente fuori di testa. La cosa più bizzarra è che te lo mette in grembo e aspetta che tu lo lanci per tuffarsi a riprenderlo e riportartelo. Su questo credo sia convinta di essere un cane, come sul fatto di non graffiare ma di mordere, mah. Oppure le piace giocare a "un due tre stella", quando ti metti dietro ad una porta e sbirci, lei avanza verso di te ogni volta che non guardi, per poi restare immobile. Magari ti fa un agguato quando meno te lo aspetti e non te la fili per niente, oppure si mette in finestra e guarda i piccioni miagolando in un modo strano, chissà che diavolo pensa! ma è la notte che il nostro rapporto diventa problematico, lei potrebbe starsene ore acciambellata nell'incavo delle tue gambe, che non puoi più muoverti e la mattina hai i crampi, però all'improvviso, non si sa bene perchè, prende e ti dà una zampata in faccia, scatenando il tuo istinto omicida, che per fortuna dura poco. Visto che siamo vicini all'estate, e l'argomento è sempre attuale, ricordatevi di non lasciare i vostri cuccioli sull'autostrada, vi piacerebbe se qualcuno facesse lo stesso con voi?

2 commenti:

  1. Anche io adoro i gatti, ne avevo uno ed è stato un vero amico, complimenti per l'articolo.
    Continua così, leggerti è un vero piacere.

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  2. Devo ammetterlo, ho un velo di nostalgia misto a malinconia per tanti motivi...prima di tutto perchè conosco personalmente Bimba: mi sembra ieri che e l'hai presentata, impazziva ogni qualvolta qualcuno varcava il cancello di casa tua, quindi apprendere la notizia che il tempo per lei è trascorso mi rinfresca la memoria che anch'io non ho più 18 anni!!
    altro motivo è perchè anch'io ho una gatta...quella che hai citato sopra...e all'idea che un giorno dovrò fare a meno di lei mi sento morire!!! Non ho mai compreso fino in fondo tutte quele persone che parlavano di un animale domestico come un membro della famiglia (anzi ad essere sincera le ho sempre considerate esagerate e l'ho anche un pò prese in giro)...ma come tutte le cose se non ci passi, se non le vivi, non si possono comprendere...ed eccomi quà...a chiamare la mia adorata micia: "amore di mamma"...certo spero quando sarò mamma davvero, magari, di smettrla, ma al momento lei è proprio la cucciola di casa anche se ha già 3 anni...sembrano frasi fatte ma un animale può darti davvero tanto affetto e lui sì che non ti abbandonerebbe mai!!!

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