venerdì 27 maggio 2011

Come cane e gatto


Da sempre, da che mondo è mondo, l'essere umano combatte guerre di ogni genere, per una fede, per un ideale, perchè non impara mai dai propri errori. Queste guerre, per quanto possano essere lunghe, finiscono sempre in qualche modo,finchè non si ricomincia con un'altra, in un luogo diverso, in un tempo diverso. C'è solo una guerra che non conosce tregua: quella tra uomo e donna. Non si sa bene per quale ironico scherzo del destino, l'uomo e la donna siano destinati a non poter fare a meno l'uno dell'altra, ma, contestualmente, a non riuscire mai a capirsi fino in fondo; Si dice che i cani e i gatti comunichino con dei segnali inversi, forse è esattamente quello che succede in questa situazione. Per quanto si cerchi di non generalizzare e di non cadere in luoghi comuni, l'universo maschile e quello femminile sono quanto di più complesso possa esistere.
Noi fanciulle, purtroppo, partiamo svantaggiate. Quando siamo piccolissime le nostre mamme ci fanno addormentare raccontandoci storie assurde su principi e castelli, noi ci tuffiamo nelle braccia di Morfeo sognando aitanti cavalieri, abiti sontuosi, e quella frase, quella piccola frase che dovrebbe mettere il punto: "e vissero per sempre felici e contenti". Si, ma per sempre quanto? e felici, poi, che diavolo vuol dire? siamo dovute crescere un po' per capire che quella "gran culo" di Cenerentola era un caso isolato, beh, apparte Kate Middleton, ovvio. Il brusco risveglio avviene generalmente intorno ai dodici, tredici anni, e coincide con l'ingresso in quel fantastico mondo che sono le scuole medie. Se una donna di 30 o 40 ha un complesso che non riesce a superare, siate pur certi che l'ha acquisito alle scuole medie, e c'è poco da fare. Se qualcuno ha una vaga idea di cosa diavolo passasse nella testa dei maschietti di quell'età, me lo faccia sapere per favore, perchè io, cavolo, non l'ho mai capito. Ti piace un ragazzino, e per qualche strano motivo, tutte le tue amiche ti convincono che se ti fa i gavettoni e ti lancia dalla finestra i quaderni significa che è innamorato di te; potevi arrivare a pensare che se ti avesse spaccato il setto nasale con una testata poi ti avrebbe chiesta in moglie. Invece si divertiva semplicemente a fare il cretino per sembrare un figo agli occhi degli amici, e probabilmente non sapeva neanche il tuo nome (non lo sa nemmeno ora, tu invece te lo ricordi bene, giusto?). Età strana, l'adolescenza. Non capisci ancora cosa stai diventando e non ti rendi conto di cosa stai per lasciare, non vedi l'ora di dare il primo bacio, e di poter dire in giro che stai con qualcuno; ai miei tempi non ci voleva molto, il tipo ti lanciava un bigliettino con scritto "Ti vuoi mettere con me?" e se dicevi di sì, allora stavi insieme. Che per quelli della mia generazione non voleva dire proprio niente. I baci erano quelli che si davano alle feste con il gioco della bottiglia, dove tu andavi vestita con le ballerine di vernice e la gonna a palloncino, e se eri particolarmente fortunata ballavi un lento di Micheal Jackson. Quando capisci che le scuole medie sono una vera fregatura e vuoi scollarti di dosso quell'aria da sfigata, ecco che arrivano le scuole superiori. Lì si
che si fa sul serio, i ragazzi più grandi hanno la macchina, puoi cominciare ad uscire la sera e a fare sega. A me piaceva sempre quello che stava nelle classi avanti, e che puntualmente non mi filava per niente. Però devo ammettere che in quegli anni sì, che mi sono divertita sul serio. Essere fidanzati a quell'età voleva dire tante cose, le dediche romantiche sul diario di scuola, le uscite il sabato pomeriggio per bere una coca da Macdonald, le balle raccontate ai genitori per passare una notte fuori (quella della prima volta, generalmente), le passeggiate mano nella mano, le chiacchierate a guardare le stelle d'estate, fantasticando nomi di figli futuri. Tanti sogni, tante buone intenzioni. Poi finiscono pure le superiori e comincia la vita vera, quella dove devi comprare casa, trovare un lavoro stabile e poi... andare a convivere. Una volta che l'uomo e la donna varcano la soglia della stessa casa, con le valigie in mano, eccola là che tutte le carte sono in tavola. Tutti quei difettucci di cui non sapevi l'esistenza, saltano fuori come le bolle della varicella, e nasconderli è impossibile , magari impari ad amarli o a conviverci, ma l'alone di mistero di cui volevi ancora circondarti puf ... sparisce. E quindi  i pigiamini sexy lasciano il posto ai calzettoni e alla t-shirt, lui si lamenta che lei è gelosa e non gli lascia spazio, lei si lamenta che lui non l'aiuta più come faceva i primi tempi, il fisico asciutto lascia il posto ad una bella pancetta e può capitare di chiederti dove cavolo sia finita quella favola che ti raccontavano e di voler uccidere chi l'ha scritta.
Tranquilli, perchè se da milioni di anni l'uomo e la donna continuano a voler provare questa esperienza, non è perchè in giro è pieno di avvocati divorzisti che ti rendono le cose più facili, ma perchè in fondo in fondo, non c'è niente di più bello, che avere un compagno di vita, che guardi la tv con te sul divano la sera, che ti racconti la sua giornata mentre sei a cena, che ti sostenga o ti contraddica nelle tue scelte di vita. Non sarà sempre "felici e contenti" ma quanto ce piace!!!

1 commento:

  1. Adoro questo post!!!
    Scrivi in modo meraviglioso e mi fai sempre appassionare anche su storie come queste che già conosco a memoria visto che sono anche io una che crede all'amore eterno ma che vorrebbe comunque uccidere Cenerentola!!!
    A.

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