domenica 8 maggio 2011

ispirazioni di ieri e di oggi



Le domande più frequenti che generalmente vengono poste ad uno scrittore sono: da chi o cosa si trae l'ispirazione e quanto c'è di te nei tuoi protagonisti. Personalmente devo dire che ovviamente è sempre importante leggere molto, in passato ero una grande appassionata dei legal thriller di Grisham, dei romanzi storici o futuristici di Ken Follett, delle avventure acquatiche di Clive Cussler e degli horror inquietanti di Stephen King. Quando ero ancora più piccola adoravo i vecchi classici, Piccole Donne, Cime Tempestose, il giardino segreto, ma soprattutto il diario di Anna Frank.
Credo sia il libro che in assoluto abbia letto più volte, ogni singola volta mi commuoveva, perchè mi immedesimavo nella sua adolescenza, devastata da un contesto storico a cui assisteva impotente. Anche io tenevo un diario, il primo l'ho scritto quando avevo all'incirca otto anni e l'ultimo risale a circa sette anni fa, ora li tengo tutti insieme in uno scatolone sigillato, a riempirsi di polvere in cantina. E' solo da poco tempo che ho scoperto Sophie Kinsella, e devo ammettere di esserne rimasta subito affascinata. La sua straordinaria ironia e la semplicità ne linguaggio mi hanno subito conquistata, anche se il cinema non è stato molto generoso con lei (assolutamente impietosa la versione cinematografica di Becky). Chi ha letto qualcuno dei miei romanzi mi ha detto di aver trovato una somiglianza tra il suo stile e il mio (magari, questo sarebbe un grandissimo complimento) ed effettivamente è stata per me una grande ispirazione. Tuttavia, fra eroine storiche e moderne, autrici leggendarie e nuovi talenti, per me Jane Austin rimane sempre insuperabile. "Orgoglio e pregiudizio" resta un capolavoro assoluto, Elisabeth Bennet uno dei personaggi più straordinari creati da una penna, non posso che trovarla, nonostante l'epoca in cui viveva, una donna assolutamente moderna ed emancipata, forte e determinata come Jo March di Piccole Donne. La storia d'amore tra lei e Darcy, malgrado non sia sugellata da neanche un semplice e casto bacio che l'autrice non osa descrivere, è carica di una tale passione da non necessitare di altro, e questo riesce a conquistarci e farci sognare anche a distanza di secoli. Per quanto riguarda la seconda domanda, credo che non ci sia assolutamente niente di me nelle protagoniste dei miei romanzi, e il bello è proprio questo. Che siano avvocati in carriera, scrittrici o attrici di successo, oppure semplici ragazze di campagna, quello che adoro maggiormente è calarmi nei loro panni ed inventare le loro avventure, perchè non dimentichiamo che nei romanzi, a differenza delle vita vera, possiamo far accadere tutto quello che vogliamo!!

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